Nipote del gerarca fascista Alessandro Pavolini, si laurea in chimica ma decide di intraprendere la carriera del giornalismo. Tra il 1944 e il 1945 milita nel Movimento dei cattolici comunisti. Nel 1946 si iscrive al Partito comunista italiano e lavora nei giornali del partito, dirigendo «Rinascita» tra il 1965 e il 1970 e «l’Unità» tra il 1975 e il 1977, di cui era stato vicedirettore già dal 1970. Dal 1962 al 1986 è membro del Comitato centrale del Partito. Nel 1978-1979 è responsabile della sezione stampa e propaganda. Nel 1979 viene eletto deputato nella VIII legislatura e nel biennio 1980-1981 è consigliere d’amministrazione Rai. Responsabile della sezione editoriale del Pci, con il XVII Congresso del Pci dell’aprile 1986 viene eletto nella commissione centrale di controllo e responsabile della sezione beni culturali.